PRESSENZA: Mic! Stella, first let me say how
much we all admire the fight you’re conducting for Julian –
your courage and your stamina! I have two questions: the first is
regarding what activists can do. We call, we now call “Day
X” the day that the Court – the British High Court –
will announce whether they will grant a further audience to
Julian. If they don’t, that would be the last chance he has
in Britain, as you mentioned. So, we are planning a mass
demonstration in front of the High Court and hanging up --in
countries around the world – hanging up yellow ribbons
outside the embassies. I was wondering if there is anything else
we can do, in your opinion?
But that’s “Day
X”: there is also “Day Y” which is the day when
the police van comes to Belmarsh prison to take Julian to the
airport (we hope that that does not ever come!). But if it does,
what can we do to forcefully show our disapproval of that act? Do
you have any suggestions for us as activists?
That’s
the first question. My second question regards Julian
and…
MODERATOR: Sir, Stella will answer
first your first question. Then you will ask a second brief one.
Thank you. Stella?
STELLA: Well, yes, there is
something we call “Day X” which is… we don’t
have a date for the final hearing but it’s coming and so
the day we know which dayit is, we will change “X”
for the actual date. That’s for people to organize. There
is no utility in differentiating “Day X” and “Day
Y”, “Day Y” being the day of his extradition,
[because] we don’t know if it will be the same day. This is
the urgency that I’m trying to convey: [it] is that Julian
is in an extremely precarious situation; he could be extradited
within a matter of weeks.
Obviously this public
hearing has to happen first, but we don’t know what happens
from there. And the way that… the kind of thing that we’ve
witnessed over the years when it come to Julian is to expect the
unexpected, to expect extreme measures, to expect rules being
broken, and all sorts of things. And so don’t – DON’T
– delay in preparing for “Day Y”. Prepare for
“Day Y”! There are various actions that activists can
take. I have a toolkit which I have tweeted out that has various…
that is being updated ongoingly. So I would urge people to go and
look at the toolkit and also sign up to the “Don’t
Extradite Assange” website newsletter.
MODERATOR:
OK. Sir, your second question but please a brief one, thank
you.
PRESSENZA: Yes, ok. [To Stella:] Yes, we’re
translating that toolkit into Italian for our Italian activists.
The second question is about Julian’s future. It’s
clear that the United States and the United Kingdom – Great
Britain – do not want to permit Julian to be free because
they do not want him to start WikiLeaks up again and make new
revelations. So, is there some compromise solution between
absolute freedom and not starting up WikiLeaks.
For
example, would Julian accept to live in some small, isolated town
in Australia, with you and the family, and with no Internet
connection so that he cannot do any – as far as the United
States and Britain are concerned – any damage any
more?
STELLA: Well, WikiLeaks legacy is there to stay.
WikiLeaks has published authentic documents that journalists use
to do their in-depth investigations – and continue to do
so, because what you have there is a high resolution history
without a filter of public relations projection, and so on. So I
don’t think WikiLeaks needs to prove itself.
And,
in terms of Julian, Julian has to have his life back – and
I’m talking has to leave a two by three metre cell where he
has spent four and a half years, almost, and be able to walk
through a park and hold his children’s hands without the
regime of a prison Visitor’s Hall, and go to a restaurant
and go to the movies… and all these things. Julian needs
his life back.
He’s not… you know, this
is… I understand Julian’s historical significance,
his contribution to journalism and all that. But Julian is more
than what he has done. Julian’s a man that needs to be able
to live his life. And that’s my priority, that’s our
priority: we need to be able to be a family and… all
these… considerations that you, that the question refers
to, I don’t think… I don’t think that they’re
relevant because we’re talking about a man that needs to
regain his freedom and get his life back.
MODERATOR:
Ok, we’ll come back. And two more questions...
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PRESSENZA: Mic! Stella, anzitutto
permettimi di dire quanto ammiriamo la lotta che Lei sta
conducendo per Julian – il Suo coraggio e la Sua
resistenza! Ho due domande: la prima riguarda ciò che
potranno fare gli attivisti. Noi chiamiamo "giorno X"
il giorno in cui la Corte – l'Alta Corte britannica –
annuncerà se concederà o meno un'ulteriore udienza
a Julian. Se non lo farà, quella sarà l'ultima
possibilità per lui in Gran Bretagna, come ha già
detto. Stiamo quindi pianificando una manifestazione di massa
davanti all'Alta Corte e appenderemo – nei Paesi di tutto
il mondo – nastri gialli fuori dalle ambasciate. Mi
chiedevo se c'è qualcos'altro che possiamo fare, secondo
te?
Ma questo è solo il "giorno X":
c'è anche il "giorno Y", ovvero il giorno in cui
il furgone della polizia arriverà alla prigione di
Belmarsh per portare Julian all'aeroporto (speriamo che non
arrivi mai!). Ma se dovesse accadere, cosa potremo fare per
mostrare con forza la nostra disapprovazione per quell'atto? Ha
qualche suggerimento per noi attivisti?
Questa è
la prima domanda. La mia seconda domanda riguarda Julian
e…
MODERATORE: Scusi
Lei, Stella risponderà prima alla Sua prima domanda. Poi
Lei farà una seconda breve domanda. Grazie.
Stella?
STELLA: Beh, sì, c'è una data
che chiamiamo "giorno X" che è... non sappiamo
ancora la data dell'udienza finale, ma sta per arrivare e quindi
il giorno in cui sapremo quale sarà, cambieremo "X"
con la data effettiva. È una cosa che spetta alla gente
organizzare. Comunque, la differenziazione tra "giorno X"
e "giorno Y", dove "giorno Y" è il
giorno dell'estradizione, non ha alcuna utilità, [perché]
non sappiamo se sarà o meno lo stesso giorno. Questa è
l'urgenza che sto cercando di trasmettervi: Julian si trova in
una situazione estremamente precaria; potrebbe essere estradato
nel giro di poche settimane.
Ovviamente l'udienza
pubblica deve avvenire prima, ma non sappiamo cosa succederà
dopo. E il modo in cui... il genere di comportamenti che abbiamo
constatato nel corso degli anni rispetto a Julian impone di
aspettarsi l'inaspettato, di aspettarsi misure estreme, di
aspettarsi che le regole vengano infrante e ogni genere di cose.
E quindi non indugiate – non indugiate – a prepararvi
per il "giorno Y". Preparatevi sì al "Giorno
Y"! Ci sono diverse azioni che gli attivisti possono
intraprendere. Ho un kit di strumenti che ho diffuso su Twitter e
che contiene vari... che viene aggiornato continuamente. Invito
quindi le persone a consultare il toolkit e a iscriversi alla
newsletter del sito web "Don't Extradite
Assange".
MODERATORE: Ok.
Lei è alla sua seconda domanda, ma breve,
grazie.
PRESSENZA: Sì,
ok. [Rivolto a Stella:] Sì, difatti stiamo traducendo il
toolkit in italiano per i nostri attivisti italiani. La seconda
domanda riguarda il futuro di Julian. È chiaro che gli
Stati Uniti e il Regno Unito – la Gran Bretagna – non
vogliono permettere a Julian di essere libero perché non
vogliono che ricominci con WikiLeaks e faccia nuove rivelazioni.
Esiste quindi una qualche soluzione di compromesso tra la libertà
incondizionata e [accettare di] non far ripartire WikiLeaks?
Per esempio, Julian accetterebbe di vivere in una
piccola località isolata in Australia, con Lei e la
famiglia, ma senza connessione a Internet, in modo da non poter
più "fare danni", dal punto di vista degli Stati
Uniti e della Gran Bretagna?
STELLA: Beh, l'eredità
di WikiLeaks è destinata a rimanere. WikiLeaks ha
pubblicato documenti autentici che i giornalisti usano per fare
le loro indagini approfondite – e continueranno a farlo,
perché si tratta di dati storici ad alta risoluzione senza
filtri dettati dall'esigenza di fare public relations, e così
via. Quindi non credo che WikiLeaks abbia bisogno di dimostrare
quanto vale.
E, per quanto riguarda Julian, Julian
deve riavere la sua vita – e sto parlando di uscire da una
cella di due metri per tre dove ha trascorso quattro anni e
mezzo, quasi, e poter camminare in un parco e tenere per mano i
suoi figli senza il regime della Visitor's Hall della prigione, e
andare al ristorante e al cinema... e tutte queste cose. Julian
ha bisogno di riavere la sua vita.
Lui non è...
sapete, questo è... Capisco l'importanza storica di
Julian, il suo contributo al giornalismo e tutto il resto. Ma
Julian è più di quello che ha fatto. Julian è
un uomo che deve poter vivere la sua vita. E questa è la
mia priorità, questa è la nostra priorità:
dobbiamo essere in grado di essere una famiglia e... tutte
queste... considerazioni a cui lei fa riferimento nella domanda,
non credo... non credo che siano rilevanti perché stiamo
parlando di un uomo che ha bisogno di riacquistare la libertà
e di riavere la propria vita.
MODERATORE: Ok,
ritorneremo. Altre due domande...
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