University of Rome III - Faculty of Letters - Degree in Communication in a Globalized Society - Patrick Boylan - march-may 2001
  English for Intercultural Communication

CULTURAL STYLES


Se dovessi usare l'inglese per comunicare con un americano, potresti decidere di usarlo alla sua maniera.  In tal caso, il tuo inglese sarebbe diverso da quello che useresti con un britannico o con un australiano, qualora dovessi parlare con quest'ultimi.  Le differenze sarebbero non tanto a livello di vocaboli o di pronuncia quanto al livello discorsivo (i temi che tratti e il modo con cui li tratti) ed interazionali (il modo di rapportarti all'altra persona).

Anche all'interno della Gran Bretagna o degli Stati Uniti d'America potresti avere l'occasione di poter adattare il tuo inglese per metterti maggiormente in sintonia con i tuoi interlocutori.

Ad esempio, in Inghilterra, potresti usare un particolare tipo d'inglese nel parlare con i membri della famiglia che ti ospita (immaginiamo, per esempio, che ad ospitarti fosse la famiglia proletaria di Reading che abbiamo sentito nei brani tratti dal programma TV Big Brother); la sera, invece, potresti usare un altro tipo d'inglese nel parlare con la banda d'amici che frequenti (immaginiamo, per esempio, che sei entrato nel giro degli inglesi d'origine pakistana, i cosiddetti "paki").

Anche in America potresti avere tante occasioni per poter adattare il tuo inglese alle persone che frequenti, a seconda del tuo luogo di residenza (a Nashville, come abbiamo sentito nel film, a Boston, a Chicago...) e del ceto sociale o etnico che frequenti.

Questo discorso si applica anche all'uso dell'inglese con persone NON di madrelingua.

Infatti, potresti decidere di usare il tuo inglese alla maniera di un tedesco o di un giapponese, se ti capita di dover trattare con loro usando inglese come lingua franca.  Questo tipo di adattamento si chiama accomodamento interculturale.

Seconda le teorie di accomodamento interculturale (vedi, ad esempio, un articolo in merito cliccando qui-›  ), non basta sapere la lingua inglese come lexis e grammatica.  Bisogna sapere COME queste risorse linguistiche vengono sfruttate culturalmente dai diversi parlanti con cui dovrai interagire.

Ci sono società di consulenza specializzate nel preparare dirigenti d'azienda ad affrontare incontri internazionali con un maggiore spirito di adattamento interculturale. 

Il sito che appare qui sotto appartiene ad una di queste società di consulenza, la Global Excellence.  La pagina rinvia ad una serie di schede che la società ha preparato per dirigenti d'azienda in vista di incontri interculturali.  Le schede sono rivolte in particolare ad un tipico dirigente delle "risorse umane" ("ufficio personale") che deve tenere un seminario di aggiornamento (un "training") per il personale che lavora presso le sedi della sua società in tutto il mondo.

Come deve parlare questo dirigente (e, soprattutto, come deve interagire) con gli impiegati francesi, rumeni, giapponesi, filippini, ecc. che frequenteranno i suoi seminari di aggiornamento?

Leggi le otto schede che seguono per sapere i consigli della Global Excellence.  All'esonero che farai l'ultimo giorno del corso, sarai interrogato (domande e risposte scritte) sul contenuto di queste schede.  In pratica, dovrai dire come bisogna comportarsi con il personale dell'ipotetica azienda, in ciascuno degli otto paesi in cui ha sede.

Naturalmente, le indicazioni date sono da prendere con le pinze.  Qualsiasi generalizzazione a proposito delle diverse culture è sempre molto azzardata.  Ai fini pratici, tuttavia, devi immaginare, per ipotesi, che la società Global Excellence abbia azzeccato i comportamenti da tenere in ogni caso.

Buona lettura.
 


 
 


The Global Training Challenge

  • How do you adjust the delivery whilst staying 'on-message' with content? 
  • How do different cultural learning and delivery styles impact effectiveness? 
  • How and what do you modify of your English as the lingua Franca of training? 
  • How do you gain the necessary 'buy-in' to what you are delivering and then manage to pass on these skills to other trainers and key personnel within the global organisation?
The following are a brief number of observations and tips selected from a recently compiled set of materials entitled; 'Training Room Behaviour Worldwide'.  

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