Per gli esami di lingua inglese (L-LIN/12) cliccare qui-›_

Per l'orario iniziale di tutte le lingue (possono esserci modifiche),
vedi qui sotto.

MAGGIO 2002

27 Lunedì Inglese I (v.o e n.o.) Inglese II (v.o. e n.o.)

28 Martedì Inglese I e II (laboratorio)

29 Mercoledì Tedesco (tutte le annualità) / Portoghese (Lanciani) / Catalano (Annicchiarico);

30 Giovedì Francese III (v.o.- n.o.), Francese IV (v.o.) Francese II (v.o.-n.o.) + laboratorio

31 Venerdì Francese III e IV (v.o.) e Francese I (n.o. + laboratorio); Somalo
 

GIUGNO 2002

03 Lunedì Russo (tutte le annualità); Portoghese (Donati); Scandinavo

04 Martedì Spagnolo I (v.o. e n.o.)

05 Mercoledì Spagnolo III (v.o. e n.o.), Spagnolo IV (v.o.); Spagnolo I (laboratorio) Arabo / Cinese
 

10 Lunedì Spagnolo II (v.o. - n.o.) + lab

11 Martedì Inglese III e IV (v.o.)

12 Mercoledì Inglese III (n.o.) e Inglese IV (v.o.)

n.o. : nuovo ordinamento
v.o. : vecchio ordinamento
Orali da stabilire.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

PER GLI STUDENTI DEL MODULO
"Modi di essere e modi di esprimersi in inglese"
(docente: Patrick Boylan)
 

Molti chiedono informazioni su come sarà l'esame finale.
     In attesa del perfezionamento degli avvisi (date, ore,
aule..)  e della lista di capitoli esonerati,  potere leggere
un dettagliato resoconto dell'impostazione dell'esame, comprese
le strategie migliori per affrontarlo.
 
 

                copia di una E-MAIL SULL'ESAME

(questa risposta, invitata ad una studentessa del corso, potrebbe interessare anche altri
studenti che capiscono meglio le informazioni se vengono date in un linguaggio non
"ufficiale" ma colloquiale.  vi accontento ma poi mi chiedo: come farete nella vita?)
 

ciao d.

Your e-mail (Thu,  2 May 2002 13:19:15 +0200):
___________________________________________________
>Non ho particolari difficoltà nella comprensione del testo.
>Ci sarà una parte teorica e una legata alla grammatica?.

no, ci saranno domande sintatticamente semplici sui contenuti
del testo per appurare la comprensione
-- del senso esplicito delle parole (livello minimo richiesto)
--  e anche dei sensi impliciti, i veri messaggi (livello più
alto).  Gli studenti frequentanti hanno fatto un lavoro del
genere su piccoli brani orali (hanno cercato di capire il senso
esplicito o "referenziale" delle battute; poi il senso
implicito o "l'intento comunicativo").  Per capire ad esempio
un paragrafo del articolo  ""Relativizing the Concept of
Communication"., dovranno fare la stessa cosa.  Capire le
parole (il minimo) e capire dove l'autore vuole parare (il
massimo).

quindi se capisci il testo non avrai problemi.

purtroppo, non tutti sono nella tua condizione.

quest'anno si è potuto iscrivere a Lingue chiunque -- persone che
non hanno mai studiato l'inglese accanto a persone con 12 anni
di studio alle spalle.  cosa dovevo insegnare ad un gruppo così
eterogeneo, con solo 16 ore a disposizione (e poi soltanto altre
24 ore con gli operatori interculturali)?

Con massimo 36 ore di lezione
non potevo insegnare nulla di "pratico"
alla prima categoria di studente -- almeno, nulla che potesse
portarlo a saper leggere e parlare in lingua (ci vogliono
diverse centinaia di ore di lezioni in un corso di lingua
intensivo per ottenere questo risultato).

quindi, come programma, ho scelto d'insegnare
a vedere l'apprendimento
e l'uso di una lingua straniera da una diverso e più proficuo
punto di vista: quello, appunto, spiegato nei testi all'esame.
cioè voglio che gli studenti imparino a dare una diversa
impostazione ai loro futuri studi dell'inglese (o di qualsiasi
altra lingua che avranno necessità di padroneggiare).

penso che le lezioni fatte così (e i testi all'esame) possano
risultare utile anche alle seconda categoria di studenti,
quelli che hanno già studiato l'inglese per tanti anni.  Poiché
l'hanno studiato principalmente come "sistema logico" (mentre
non lo è -- noi essere umani siamo logici solo in apparenza!).
Perciò ritengo che anche
loro hanno interesse a imparare che "l'etnografia sul campo" e
"l'interiorizzazione teatrale" hanno ormai eclissato l'analisi
grammaticale e l'analisi dei testi come metodi d'apprendimento,
hanno anche eclissato la recita asettica di scene convenzionali
nei corsi "comunicativi"...  almeno nelle scuole ed università
all'avanguardia in Scandinavia, in una parte della Germania ed
ora sempre di più in Gran Bretagna.  (Vado a Londra
giovedì-venerdì proprio per verificare i progressi
dell'International Association for Languages and Intercultural
Communication, un po' l'organismo promotore dei cambiamenti.)

Riassumiamo come sarà l'esame in base a questa impostazione
data al corso:
 

LO SCRITTO

Per via della mancanza di aule e di ore lettorati, ho dovuto
rivedere l'idea originale di farvi domane sia sull'artico sia
sul libro allo scritto.  (Pensavo che avreste tutta la mattinata
per scrivere...)  Quindi allo scritto solo domande sull'articolo:
"Relativizing the Concept of Communication".

se allo scritto uno risponde in maniera comprensibile (non sto
a penalizzare coniugazioni sbagliate ma non ho tempo da perdere
ad indovinare frasi scritte con i piedi), se inoltre mostra di
aver capito il testo con una risposta pertinente, passa lo
scritto per quanto riguarda la mia parte.

ora le domande + prevedibili:
Cosa succede se uno passa la parte Boylan ma non la parte Lettori?
Non passa lo scritto e si ripresenta a settembre (c'è solo un appello
per lo scritto -- la parte con i lettori è complesso da organizzare e
lo si potrà fare solo a settembre)
Cosa succede se uno passa la parte Lettori ma non la parte Boylan?
Si presenta all'orale con uno zero che farà media col voto
dell'orale.
La stessa cosa per la prof. Nuccorini?
Chiedetela.  Forse propio uno zero lei non mette..

Io lo faccio perché per me lo scritto serve per filtrare:

- i bravissimi, si vede da come si scrivono, quindi all'orale poche domande e via!

- i pessimi, si vede da come scrivono, farebbero bene a studiare l'inglese quest'estate e ripresentarsi a settembre, lo zero dunque serve per mandare questo messaggio.
comunque se vogliono presentarsi all'orale, lo possono fare. cercherò di essere obiettivo (di non lasciarmi influire dallo scritto, intanto hanno già "pagato" con il voto + basso che farà media).
 

LA PROVA ORALE

Ce ne saranno due, la prima almeno 2 settimane dopo l'esame
(tempo per correggere) e la seconda almeno 2 settimane
dopo il primo (per legge).
Ai frequentanti faro' appunto domande, in inglese, su Byram &
Fleming (a seconda del numero di capitoli esonerati) nonché sulle
strategie d'apprendimento discusse in classe (i frequentanti
hanno meno capitoli da leggere, quindi hanno il tempo per
studiare i loro appunti).   Quali domande?  Per esempio, su
quella lista di idiozie sull'apprendimento delle lingue a cui gli
studenti frequentanti hanno dovuto dare il loro parere
all'inizio dell'anno.  Infine la prova sui siti web (discussa
più avanti).

Se lo studente non sa rispondere, o perché ha un blocco
in inglese o perché non si ricorda quello che dice il libro,
si ripresenta al secondo appello.  Se fa il bis, a settembre.
Ma cercherò di far parlare i sassi.
Suggerirò a chi è a terra in inglese di usare i seguenti
libri fin quando il laboratorio è aperto.
- Tuning in
- English file
 

a voi non frequentanti faro' domande solo sul
libro  (ma tutti e 14 i capitoli più l'introduzione) e sull'articolo.
Più la prova web, naturalmente.

E la prova web, come si svolge?

Lo studente mi offre 5 siti, ne scelgo uno, lo carichiamo e lo
studente fa l'attività che si vede sullo schermo.  do per
scontato che lo studente farà l'esercizio bene (l'avrà già
ripetuto a casa).  In base a che cosa allora potrò assegnare un
voto?  il criterio è quello già spiegato sul sito web del
corso:  più efficace è l'esercizio, più vale il punteggio.  se
lo studente ha capito il libro di Byram & Fleming e il mio articolo,
sa in che cosa consiste un lavoro utile per imparare le lingue. non
credo che sceglierà come sito web un esercizio di coniugazione
di verbi.  badate bene: io  non disdegnerò un esercizio di
coniugazione di verbi, lo accetterò pure se fatto bene perché
la correttezza formale fa comunque parte di un atto
comunicativo efficace.   ma francamente penso che ci sono cose
più interessante sul web, più in linea con quello che dicono
Byram & Fleming e che io dico a lezione (e nell'articolo).

Come si valuta la prova web rispetto al resto?

C'è (dicevo) sul web da tempo le indicazioni che pochi sembrano
aver visto (devi premere il pulsantino sotto gli esempi dati
nella prima pagina di siti web).

Eccole.

Per un sito banale ma che serve comunque a apprendere l'inglese,
do un "1".   Se pessimo, meno uno (0, 95... 0,90... 0,85...).  Se
ottimo e in sintonia con le idea espresse nel programma, uno più (1,05...
1,15...).   Non sto dicendo che le idee espresse nel programma sono
verità assolute, ma aver scelto un sito appropriato è una prova di
averle comprese (poi si possono sempre contestare...).

Il voto sui tesi viene moltiplicato con la coefficiente.

Ciò significa che, se prende "1", lo studente avrà, come voto finale,
la medesima valutazione che ha avuto alla discussione sui testi:
        26_x_1_=_26

Invece, se egli avesse presentato una pagina di link di grandissima
efficacia, avrebbe potuto avere una "coefficiente 1,15" e quindi un 30.

        26_x_1.15_=_30
 

Un'ultima parola sulla lista dei siti:

Molti sono "bidoni" -- inoperativi, più apparenza che sostanza, a
pagamento, ecc.  Altri sono di poco interesse perché gli esercizi
d'inglese che propongono sono quelli dei peggiori testi d'inglese
oggi sul mercato.  Rappresentano la scelta di studenti in passato.
Caveat emptor.

Comunque un sito può sembrare banale ma l'esercizio che lo studente
propone di fare con esso può valorizzarlo.  Ad esempio, il sito
di un dizionario bilingue non ha particolare interesse e
quindi meritebbe un coefficiente di solo 0,95.  Ma se usate questo sito
per inventarvi un esercizio di semantica comparativa (mappe di aree di
significato comuni e distinti per i valori denotativi e connotativi),
allora quel sito potrebbe meritare un coefficiente alto.  E' l'uso che
fate del sito, non il sito in sé, che determina il suo valore.