INGLESE III ANNO, 1a LINGUA

(PER STUDENTI LL E OCI CON COGNOMI M-Z, OPPURE COGNOMI A-L CON PASSAGGIO DI CATTEDRA)



1. Il corso avra' luogo nel secondo semestre.


2. Per chi vuole fare il "credito di laboratorio" in anticipo, cioe' nelle prossime due settimane, offro la possibilita' di partecipare alla realizzazione di una serata teatrale interculturale con gli studenti americani del Trinity College (ubicato nella zona circo massimo). cosi' facendo sarete esonerati dal lavoro di "credito di laboratorio" previsto per il mese di maggio.


N.B. Il programma prevede un modulo da 4 crediti e un modulo intitolato "credito di laboratorio" che vale 1 cfu. Quest'ultimo comporterà, a maggio, un lavoro sul testo: Intercultural Communication at Work: Cultural Values in Discourse, di M. Clyne, Cambridge: Cambridge University Press, 1996.


Se l'idea di fare il credito di laboratorio subito vi interessa:

1. Segnalate il vostro interesse mandando una mail a patrick @ boylan.it -- come oggetto scrivete "Credito Lab e Trinity College". Priorità a chi risponde prima.

2. Poi venite ad una delle due riunioni in cui si spiegherà tutto, o giovedì (27 ottobre) o venerdì (28 ottobre), ore 14, accanto alla tenda davanti all'entrata della Facoltà (nuovo ufficio del sottoscritto)


ATTENZIONE: Mentre vi scrivo sto ancora a letto con la febbre, ma è quasi andata via e conto di essere di ritorno per giovedì. Consultare www.boylan.it, cliccando su UFFICIO, per controllare se ci sarò. Sulla pagina UFFICIO indico sempre quando sarò assente.

Patrick Boylan


p.s. Per i curiosi, i dettagli che dirò a voce giovedì e venerdì appaiono già qui sotto e sul sito www.boylan.it pagina DIDATTICA.

     


---- COSA BISOGNA FARE PER IL CREDITO LABORATORIO ANTICIPATO? -----


1. Dovete leggere l'articolo "Rewriting oneself" che si trova a: http://host.uniroma3.it/docenti/boylan/text/boylan21.htm Leggete tutto l'articolo, in particolare l'Appendice 3 "Cultural adaptations of personal scenarios" poiché in questo appendice viene descritto l'attività che dovete svolgere. (Si capisce bene solo leggendo l'intero articolo.).


2. Formate un gruppo di 4-7 persone. Ognuno nel gruppo deve scrivere un breve scenario (5-10 minuti) in inglese in cui racconta una propria esperienza vissuta, tipicamente italiana, in modo da farla apprezzare da un pubblico di studenti americani. L'articolo "Rewriting oneself" contiene un lungo esempio. Ci sono altri esempi, più brevi, qui sotto.


3. Il vostro scenario concorrerà per essere messo in scena davanti agli studenti americani del Trinity College in Rome (vicino al Circo Massimo) la sera del 10 novembre 2005.


Se il vostro scenario verrà scelto, voi sarete il regista. Gli altri membri del vostro gruppo saranno gli attori. Quindi, nella scrittura dello scenario, dovete prevedere un ruolo per ognuno di loro. Ad esempio, se siete un gruppo di 4, dovete prevedere 3 persone che parlano (la quarta componente del gruppo siete voi che, in quanto regista, non recitate). Ogni attore deve parlare ripetutamente; niente lunghi monologhi. Evitate di scrivere scenari con solo 2 attori; saranno i primi ad essere eliminati a meno di non essere eccezionalmente ben concepiti. Il regista può prendere la parola all'inizio per spiegare brevemente l'ambientazione (non ci saranno scenografie). Ad esempio, il registra potrebbe esordire dicendo: "This scene portrays three Italian students on a camping trip in the Alps. They have set their tent up next to two American students who are also bivouacking on the same mountain top. It is nightfall, and the Italian students discover that none of them has brought any matches. The scene begins."


Se il vostro scenario non verrà scelto, riceverete comunque un punteggio per il lavoro fatto e reciterete nel ruolo assegnatovi dal regista dello scenario prescelto per il vostro gruppo.


Anche gli studenti americani di Trinity stanno preparando un loro scenario, ma in chiave diversa. Anziché essere un lavoro per crediti, il loro scenario sarà uno sketch creato autonomamente da alcuni studenti, per lo sfizio di farlo. potremmo dire. E anche per mettere in pratica quanto hanno potuto imparare della lingua italiana da quando sono in Italia. (Nota aggiuntiva del 1.11.06 -- Forse avremmo dovuto adottare anche noi questo approccio più da extra curricular activity, vista la poca risposta all'impostazione rigorosa che ho voluto dare!). Quindi sarà una serata di tentativi di comunicazione interculturale nei due sensi.


Lo studente il cui scenario verrà scelto riceverà 25 punti automatici; inoltre, la sera della recita, riceverà d'ufficio 2 punti (e fino a 5) per la qualità della messa in scena. In pratica, nella peggiore delle ipotesi, tornerà a casa con un 27 per il suo Credito di Laboratorio. Se la regia è ottima (5 punti), potrà tornare con un 30. Gli altri studenti del suo gruppo, i cui scenari non saranno stati scelti, riceveranno comunque 20 punti per i loro sforzi; inoltre, la sera della recita, riceveranno automaticamente 5 punti (e fino a 10) per la loro performance. Male che vada, cioè anche se reciteranno male, torneranno a casa con un 25 per il loro Credito Laboratorio. Se reciteranno bene potranno tornare con un 27, 28, 29, 30.


Non verranno ammessi a concorrere gli scenari poco curati, troppo breve (5 minuti vuol dire almeno una pagina e mezzo di battute senza interlinea) o che non aprono gli occhi del pubblico americano ad un valore italiano. Lo studente il cui scenario viene escluso decade dal gruppo e farà il Credito di Laboratorio a maggio con gli altri studenti. Il regista del suo gruppo dovrà aggiustare la propria sceneggiatura per eliminare un personaggio.


Un rinfresco seguirà.


SCADENZE: adesioni entro venerdì 28 ottobre. Scrittura delle sceneggiature: da questa fine settimana fino a mercoledì 2 ottobre a mezzanotte (consegna tramite email a: patrick @ boylan.it). Indicherò gli scenari prescelti giovedì 3 ottobre entro mezzanotte. Avrete quindi 4 giorni (escluso il weekend.) per preparare le battute. Dovrebbero bastare in quanto ogni attore avrà solo 1 o 2 minuti di battute da mandare a memoria.


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ESEMPI DI SCENARI INTERCULTURALI (da raccontare in inglese)


Per trovare facilmente un tema sul quale scrivere il vostro scenario, basta pensare alle dimensioni che separano la cultu­ra italiana da quella americana: sopportazione di incertezze vs. programmazione preventiva, estetismo vs. funzionalità, gerarchia verso egualitarismo, ecc. Poi, per ogni categoria, pensate ad eventi nella vostra vita che avete vissuto con par­ticolare intensità e che rispecchiano il valore italiano. Seguono tre esempi, basati sulle tre dimensioni appena elencati.


1. Qui in Italia conta molto l'arte di sapersi arrangiare; in America, invece, si tende a preparare tutto preventivamente nei minimi dettagli. Potreste dunque raccontare la gioia di un campeggio o di un viaggio all'estero dove non c'era nessuna preparazione e molti imprevisti, ma il tutto accettato con buon umore e con molto arricchimento personale. Lo scenario, cioè, dovrebbe mostrare agli studenti americani che la dote italiana di improvvisazione (o di mancanza di organizzazione) non è un difetto ma, in fin dei conti, una virtù. Naturalmente, dovreste essere di questo parere.


2. Nel vestiario, oltre alla moda, qui in Italia conta l'eleganza; in America conta spesso la praticità, anche al punto di trascurare l'estetica. Pensando a questa dimensione, potrebbe venirvi in mente. ad esempio, un rapporto burrascoso con un fidanzato/a che, pur essendo italiano/a, cercava sempre di fare l'alternativo/a e non si vestiva mai "decentemente" (con eleganza). Lo scenario potrebbe essere il giorno della rottura definitiva: ognuno che sputa in faccia all'altro la propria insofferenza. Comunque dovete raccontare la scena in modo da convincere gli spettatori americani che l'eleganza conta. Cioè, lo scenario dovrebbe trasmettere come positivo e convincente il valore italiano di estetismo (o, più banalmente, di mantenere una "bella figura"). Purché ci crediate anche voi.


3. Qui in Italia conta il rispetto delle gerarchie: si dà del Lei, si dice "egregio Dottore", non si sognerebbe di chiamare un professore col nome. In America queste osservanze o non esistono o vengono considerate formalità da sopportare ma che intralciano la comunicazione. Potreste dunque raccontare uno scenario in cui fate vedere che questi "ostacoli" consentono di avere rapporti più profondi: ad esempio, potreste raccontare una scena in cui passavi dal dare del Lei al dare del Tu ad un vecchio amico di famiglia o ad un Professore durante gli incontri sulla vostra tesi di laurea -- passaggio che ha avuto per voi un grande valore e che non sarebbe avvenuto con la stessa intensità se, in Italia, tutti si dessero del Tu sin dall'inizio. In pratica, lo scenario dovrebbe convincere gli studenti americani che il sistema italiano, proprio perché non egualitario, è più ricco.


Per altre dimensioni che separano la cultura italiana da quella americana, vedi:

http://host.uniroma3.it/docenti/boylan/courses/cultural/bell/index.htm
Se non vi trovate in nessuno dei valori "tipici" italiani al punto di poterlo difendere:

http://www.alto_commissario_profugi_e_apolidi.onu.gov




---- GRUPPI COSTITUITISI E SCENARI PRESCELTI -----

 
*** = text chosen to be staged
Best sketch according to the critics (or at least according to the teacher): Donatella's. See it here.
Most acclaimed sketch by the public (Trinity College students): Some said Francesca's, some said Erika's.
Best review of the overall effect of the sketch in conveying meaning: Martina's. See it here.


Noemi Rebustini “Monica and Marco at dinner”

M-Rosaria Naso “The guy who doesn’t want to get married” *** : gruppo ha rinunciato a proseguire

Paolo Rendina “Waiting for… the bus”



Guendalina Buzzanca “Rome-Milan-Paris”                                     Recita il 12.12.2005. Voto finale: 30

Rachele Rossanese “Our top-notch university” ***                Recita il 12.12.2005. Voto finale: 30

Simone Giorgi                                                                                Partecipazione amichevole, senza voto.



Tatiana Battisti "The Solid Soldier" Text: good. Acting: lifeless.

Antonella Addis “Carpe Diem” Text: OK. Acting: lifeless.

Donatella Vincenti “The Bed” *** Text: excellent. Directing: dreary. Review: excellent but acritical. Mark 29.

Francesca Molisso “Trip to Barcellona” Text: good dialogs. Acting: lifeless Review: short, superficial Mark 27



Erika Tinelli *** Text: full of promise, not quite maintained. 28 for text, 30 for directing (you did what you could with no professional actors) = 29

Maria Zannettino “Where's my Daughter?” Text: lively but obvious. Acting under par. Mark: 26

Irene Vecchiotti “An Endless Lunch”. Text: not fully developed. Acting: Good. Review: Adequate. Mark: 26

Barbara Miceli: “ Text rather hurried. “m Acting: very good. Report. Adequate. Mark: 26


Francesca Berardi Text: very well written (although a bit obvious). Directing: Good. 30

Martina Gherardi: “Let's have Lasagna!” Text: very well written, but too static. Acting: Great! Review: Very intelligent, very professional. Mark: 30

Cinzia Petrucci “Business Women”. Text: well written, dialogs the best of all! Acting: convincing. Review: too summary. Mark: 30 (in spite of the Review, because of the really great dialogs).

Marjan Samiezadieh Sketch very good: 30. Acting much less so. 26 Total 28