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“La Costituzione stravolta”

Incontro informativo sui contenuti e le conseguenze del progetto di riforma della II parte della Costituzione avanzato dalla maggioranza

 

Mercoledì 8 Giugno

 

Ore 18.30-20.30

 

c/ Teatro Verde

Circonvallazione Gianicolense, 10

 

E’ legittima, sul piano delle forme e del metodo, la riforma proposta dall’attuale maggioranza? Quali le conseguenze del cambiamento di forma dello Stato, del Governo e del sistema di garanzie sulla democrazia del Paese?


Come verrebbero modificate le competenze e le regole di formazione e funzionamento degli organi costituzionali: Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio, dello Stato e delle Regioni? Con quali conseguenze e garanzie per la vita democratica del paese?

Intervengono:

Raniero La Valle, ex-parlamentare per la Sinistra Indipendente, già direttore de “Il Popolo” e de “L’Avvenire d’Italia”. Giornalista televisivo, ha documentato storie di zone di conflitto, i dialoghi tra le religioni e la marcia dei pacifisti a Sarajevo. In Parlamento è stato tra gli artefici della riforma della legge sull’obiezione di coscienza. E' stato giudice del Tribunale permanente dei Popoli e direttore di “VASTI, che cos'è umano?”, scuola di ricerca e critica delle antropologie.

Domenico Gallo, giurista e magistrato, è stato senatore dal 1994 al 1996. Attualmente presta servizio come giudice civile presso il Tribunale di Roma. Dal 1982 è attivo nella magistratura associata, partecipando alla vita della corrente di “magistratura democratica”. Ha curato numerose pubblicazioni su temi attinenti a questioni di carattere internazionale ed in materia di diritti dell’uomo, collaborando con riviste scientifiche, periodici e quotidiani.

Partecipa Mattia Stella dell’associazione “Giovani per la costituzione”.

 

Per maggiori informazioni e documenti:

 

www.salviamolacostituzione.it www.salviamolacostituzione.net www.giovaniperlacostituzione.it

 

Hanno aderito:

Coordinamento Soci Lazio Banca Etica; Centro Studi Difesa Civile, CIPAX, Planetarietà, Libertà e Giustizia-Circolo di Roma, "Rete dei movimenti", ATTAC Roma, Rete Romana Consumo Critico, Reteradiéresch gruppo di Roma, AIFO - Gruppo Roma, EIP – Scuola Strumento di Pace per l’Italia, GAES Bravetta, GAS - laboratorio Monteverde, Associazione equaMente, Bottega del mondo “perunmondosottopra”, CGIL Funzione Pubblica Roma Ovest.

 

Ti aspettiamo!

 

Info: www.retidipace.it info@retidipace.it




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Il Coordinamento nazionale "Salviamo la Costituzione" delle iniziative contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione, è convocato per mercoledì 8 giugno 2005, alle ore 15, presso la sede della CGIL – Sala Santi (I° Piano), C.so d'Italia 25 – Roma, con il seguente ordine del giorno:


1. iter del disegno di legge di riforma
2. piano di lavoro del Comitato scientifico;
3. situazione finanziaria del conto corrente bancario
    intestato al Coordinamento;
4. pianificazione di manifestazioni nazionali e
    calendario degli incontri nazionali;
5. statuto del coordinamento nazionale
6. varie ed eventuali.

Vi saremo grati se vorrete assicurare la vostra partecipazione alla riunione (o di un vostro qualificato rappresentante).

Franco Bassanini   Sandra Bonsanti    Maurizio Serofilli

     (Pres. ASTRID)      (Pres. Libertà e Giustizia)    (per i Comitati Dossetti)





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La Camera di consultazione della Sinistra,
d'accordo con "il manifesto"
il giorno 7 giugno, dalle ore 9,30 alle ore 19,00,
presso il Residence Ripetta
(via di Ripetta, 231, Roma)
promuove un incontro su
"La Costituzione ferita, Dalla difesa alla proposta"
Relatori: Mario Dogliani, Luigi Ferrajoli, Mario Tronti, Stefano Rodot?.


E' nostra intenzione avere una discussione la più ampia possibile e di ricavarne in seguito alcuni punti di progettuali, destinati eventualmente ad entrare a far parte sia del patrimonio ideale delle forze di sinistra sia del programma dell'Unione.


Data la rilevanza dell'occasione, sei vivamente pregato di partecipare.


Per la Camera di consultazione della Sinistra
23/5/2005 (Alberto Asor Rosa)


cameraconsultazione@tiscali.it





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NUOVO: APPELLO PER IL 25 APRILE 

APPELLO LIBERTA' E GIUSTIZIA e la CAROVANA PER LA COSTITUZIONE

APPELLO COMITATI PER IL “NO” NEL REFERENDUM COSTITUZIONALE

 
 












     

La Carovana per la Costituzione, iniziativa che raccoglie gruppi dei girotondi e dei movimenti di tutta Italia, lancia un appello.

Mettiamo un lenzuolo alle nostre finestre con scritto:

SALVIAMO LA COSTITUZIONE Facciamo girare la voce.

www.carovanaperlacostituzione.it www.girotondiaroma.it

Insieme ai Girotondi per la democrazia di Roma e gli altri movimenti dei cittadinni, invitiamo a sottoscrivere l'appello di Libertà e Giustizia:
 

2 giugno 2005: una grande festa per la Costituzione repubblicana.

Libertà e Giustizia si rivolge alla società civile, ai partiti che si oppongono alla riforma, ai sindacati, alle istituzioni, agli italiani tutti, affinché il 2 giugno 2005, "Festa nazionale della Repubblica", si celebri in tutta Italia anche la festa della Costituzione repubblicana. L'assemblea costituente fu eletta proprio il 2 giugno 1946. Libertà e Giustizia distribuirà copie della Costituzione nelle piazze e chiederà agli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado di dedicare ore di lezione alla storia della Carta.

Da oltre un anno Libertà e Giustizia è impegnata per costituire una rete di associazioni, movimenti, sindacati e partiti, oggi riuniti nel Coordinamento nazionale Salviamo la Costituzione.

Sono ormai più di 300 i comitati che in ogni città, da Genova a Bologna, da Milano a Sondrio, da Empoli a Parma, a Firenze, Caserta e Palermo si mobilitano in difesa della Carta che porta la firma di De Nicola, Terracini e De Gasperi.

La società civile è pronta: siamo certi che vinceremo questo referendum. La nostra Costituzione, come sostiene il garante di Libertà e Giustizia Guido Rossi, è una Costituzione moderna e lungimirante, e non ancora completamente attuata.

Primi firmatari:

Romano Prodi, Arturo Parisi, Piero Fassino, Gianclaudio Bressa, Nando Dalla Chiesa, Roberto Zaccaria, Gavino Angius, Giovanna Melandri, Franco Bassanini, Enrico Letta, Willer Bordon, Andrea Manzella, Lapo Pistelli, Rosy Bindi, Giuseppe Giulietti.

I candidati alle regionali: Mercedes Bresso, Riccardo Sarfatti, Massimo Carraro, Vasco Errani, Maria Rita Lorenzetti, Claudio Burlando, Claudio Martini, Nichi Vendola, Agazio Loiero, Gian Mario Spacca e Piero Marrazzo La Cgil, Federico Orlando, l'associazione Articolo 21, Mario Pirani, Carla Voltolina Pertini e la Fondazione Sandro Pertini, Paolo Serventi Longhi, Leopoldo Elia, Francesco Rosi, Luciano Pizzetti, Raimondo Ricci (Anpi), Corrado Stajano, Gian Maria Fara.

I garanti di LeG Giovanni Bachelet, Enzo Biagi, Claudio Magris.

http://www.libertaegiustizia.it/appelli/appello01.asp



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APPELLO PER LA PROMOZIONE IN TUTTA ITALIA

DEI COMITATI PER IL “NO” NEL REFERENDUM COSTITUZIONALE

Dopo un lungo attacco al diritto, alla giustizia e alla libertà d’informazione una maggioranza estranea alla storia, alla cultura ed ai valori della Resistenza, sta per portare a termine l’attacco finale alla Costituzione italiana.

Il disegno di riforma della II parte della Costituzione già approvato alla Camera dalla coalizione di governo, è un progetto eversivo che – ove attuato – porterà alla demolizione delle strutture del pluralismo, della eguaglianza, della libertà e della partecipazione, che costituiscono gli assi portanti dell’intero edificio costituzionale.

I diritti e le libertà solennemente sanciti dalla prima parte della Costituzione hanno ricevuto solidità e saldezza con gli istituti attraverso i quali è stata organizzata la rappresentanza e sono stati distribuiti, bilanciati e divisi i poteri. Spogliati di tali istituti, attraverso la demolizione dell’architettura della parte II della Costituzione, i diritti e le libertà appassiscono, cessano di essere garantiti a tutti e perdono il vincolo dell’inviolabilità.

La Costituzione è la casa comune che ha consentito al popolo italiano negli ultimi cinquant’anni di affrontare le tempeste della Storia, salvaguardando, nell’essenziale, la pace, la libertà, i diritti fondamentali degli individui e quelli delle comunità. Essa ha contribuito a formare l’identità nazionale, per cui oggi non è possibile pensare al popolo italiano separato dai suoi istituti di libertà, dal grande pluralismo dei corpi sociali, dalla distribuzione dei poteri, dalla partecipazione popolare, dalla passione per il bene pubblico.

La riforma della Costituzione colpisce l’identità stessa del popolo italiano come comunità politica, distruggendo quell’ordinamento attraverso il quale si sostanzia la democrazia e si garantisce il rispetto della dignità umana alle generazioni future.

In questo modo, demolendo le istituzioni della democrazia, si disfa l’Italia, trasformando il popolo italiano in un aggregato di individui in perenne competizione tra loro.

La riforma proposta sovverte gli stessi cardini dello Stato di diritto. Essa attenta all’unità nazionale, compromette l’universalità e l’eguaglianza dei diritti istituzionalizzando il divario tra regioni e comuni poveri e regioni e comuni ricchi, istituisce, con un Premier dotato di tutti i poteri compreso quello di sciogliere a suo piacimento la Camera, un governo personale, un re elettivo, estraneo ai principi del costituzionalismo moderno, delegittima e disarma il Parlamento, spoglia delle sue responsabilità di garanzia il Presidente della Repubblica, e infirma le funzioni degli altri organi dello Stato, a cominciare dalla Corte Costituzionale.

Se la riforma dovesse passare, il frutto della Resistenza sarebbe cancellato ed il suo patrimonio disperso per sempre.

Lo scontro politico che si articolerà attraverso il Referendum è l’ultima occasione per salvare i beni pubblici che i costituenti hanno donato al popolo italiano, facendo tesoro delle dure lezioni della storia.

Come tale esso è cruciale per il destino del nostro Paese, com’è stata la Resistenza.

Oggi, come allora, è necessario ritrovare lo stesso spirito, la stessa coscienza di un dovere civile da adempiere: sconfiggere il progetto di demolizione della Costituzione attraverso il referendum per ricostruire il primato della convivenza civile orientata al perseguimento del bene comune, fondamento morale senza il quale non può vivere una democrazia.

Chiediamo che, prima ancora che questo progetto sia trasformato in legge, si organizzi la mobilitazione popolare e si costruiscano, in ogni comune, in ogni quartiere, in ogni caseggiato i “Comitati per il no nel referendum costituzionale”

Incontriamoci per promuovere la costituzione dei comitati a Roma mercoledì 27 ottobre, alle ore 17, in Via dei Frentani 4 b, ospiti della CGIL.

Luigi Ferrajoli Domenico Gallo Raniero La Valle Gianni Ferrara Antonia Sani Umberto Allegretti Giulietto Chiesa Lidia Menapace Gianni Palombarini Fabio Marcelli Ambretta Rampelli Pasquale Colella Livio Pepino, Aldo Tortorella presidente dell’Associazione per il rinnovamento della sinistra, Giovanni Franzoni, Maurizio Serofilli e Alessandro Baldini per i Comitati Dossetti, Franco Russo Salvatore Scaglione per Megachip, Antonella Paloscia, Associazione nazionale giuristi democratici, Associazione giuristi democratici di Roma, Pasquale Vilardo, Desi Bruno portavoce dell’Associazione nazionale giuristi democratici di Bologna, Network Telestreet, Orfeotv, Marco Baleani Carlo Guglielmi Anna Marchi Giorgio Narra Emilia Gavazzi Fabrizio Amato Attilio Santi Raffaele Miraglia Arturo Salerni Mario Angelelli, Progetto Diritti onlus, Maria Matilde Bidetti Pino Salmè Antonio Castronovi segretario della CGIL di Roma, Francesco Cassano Riccardo Toniolo Vincenzo Andreucci presidente di sezione del Tribunale di Pesaro, Il Tetto, Vasti, Claudio Fracassi Sergio Marini Albino Longhi Umberto Andalini Raul Mordenti, Nella Ginatempo, Piero Chimienti (editore), Selmi Daniele, Pier Francesco Rocci, Laura Leonzino, Franco Ippolito, Pietro Campoli, Claudio De Fiores, Mario Santostasi Comitato di Redazione della Rivista del Manifesto, Franco Festa, Maurizio Acerbo, Segr. Regionale PRC Abruzzo, Giancarla Codrignani, Alessandro Corrieri, Cons. comunale Prc Sesto Fiorentino, Alberto Bugio responsabile giustizia e legalità Prc, Elena Colonnetti (Novara), Salvatore Bonadonna Capogruppo PRC Regione Lazio, Boccuccia Ezio, Emanuela Massari (Forlì), Linda Bimbi Fondazione Int. Lelio Basso, Francesca De Gregorio, David Recchia, Rita Corneli Forum Donne PRC, Giuliano Ciampolini (Agliana), Claudio Grassi, Segreteria Nazi. PRC, Sonia Soldani (Pistoia), Franca Pizzini (Milano), Francesca Sangermano, Consorzio Teleambiente

Per adesioni, sia personali che di gruppi e associazioni, inviare un messaggio all’indirizzo pacediritti@tiscali.it specificando nome, cognome (o denominazione) e indirizzo di posta elettronica (o, in mancanza, postale).

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IL 25 APRILE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE

IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE DEL '48,
NATA DALLA RESISTENZA ANTIFASCISTA.

LO CHIEDONO ALCUNE PRESTIGIOSE FIGURE
DELLA CULTURA E DELLA POLITICA ITALIANA -
TRA CUI ROSSANA ROSSANDA, GIORGIO BOCCA E GIOVANNI PESCE, MEDAGLIA D'ORO ALLA RESISTENZA -
CON UN APPELLO CHE CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE "TUTTI GLI ITALIANI CHE HANNO A CUORE LE SORTI DELLA REPUBBLICA"
 

1. Coronando un'azione sistematicamente volta a cancellare le conquiste civili e sociali maturate in sessant'anni di vita democratica, una maggioranza estranea alla storia, ai valori e alla cultura della Resistenza ha sancito lo smantellamento definitivo dei beni pubblici repubblicani generati dalla lotta di liberazione. Il governo Berlusconi ha imposto, a colpi di maggioranza, una riscrittura eversiva della Seconda parte della Carta che compromette l'equilibrio tra i poteri costituzionali posto dai Padri costituenti a salvaguardia della vita democratica della Repubblica.
Nessuno aveva mai osato tanto. Le conquiste della democrazia nel nostro Paese non sono mai state completamente attuate. Spesso sono state insidiate. Ma mai, sino ad ora, ne era stata propugnata l'abrogazione.

2. Questa "riforma" mette a repentaglio l'unità sociale e politica del Paese e sconvolge le basi della democrazia parlamentare; determina le premesse per un perenne caos istituzionale, politicizzando la Corte costituzionale e conferendo al capo dell'esecutivo un cumulo di poteri tale da ridurre il Parlamento e il Presidente della Repubblica al ruolo di comparse. Ove il disegno delle destre si realizzasse, la Repubblica italiana non sarebbe più un ordinamento democratico-parlamentare, fondato sulla divisione e il bilanciamento dei poteri: diventerebbe un ordinamento fondato sul governo personale di un capo politico. Si tratterebbe di una sorta di premierato assoluto. La stessa unità nazionale verrebbe messa a rischio, sacrificata alle pulsioni dissolutrici di un nuovo fascismo padano.

3. Di fronte a un tornante di tale gravità, tacere o minimizzare sarebbe una imperdonabile colpa. È indispensabile un forte sussulto di tutte le culture democratiche del nostro Paese, al di là di ogni particolare appartenenza. Occorre impedire che entri in vigore un provvedimento esiziale per la democrazia repubblicana. Perciò - in vista del referendum che dovrà cancellare questa "riforma" - esortiamo tutti gli Italiani che hanno a cuore le sorti della Repubblica, già in passato minacciate da oscure trame, a mobilitarsi in occasione del prossimo 25 aprile, e poi ogni 25 aprile, una volta sventata questa minaccia, trasformando la celebrazione dell'anniversario della Liberazione in una manifestazione nazionale in difesa dei valori e dei principi inscritti nell'unica vera Costituzione della Repubblica: quella del 1948, nata dalla Resistenza antifascista.

 

Giorgio Bocca, Alessandro Curzi, Raniero La Valle, Lidia Menapace, Giovanni Pesce, Massimo Rendina, Paolo Ricca, Rossana Rossanda, Paolo Sylos Labini, Carla Voltolina Pertini, Tullia Zevi

per adesioni
inviare un mail a:

perlacostituzione@virgilio.it

Hanno aderito:
Fausto Bertinotti, Alberto Burgio, Domenico Gallo, Claudio Grassi







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