Salviamo la Costituzione. Aggiornarla non demolirla

Coordinamento nazionale delle iniziative per la difesa della Costituzione e per il referendum contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione





Caro amico,



venerdì 8 aprile si terrà la prima riunione del Comitato scientifico istituito dal nostro Coordinamento nazionale delle iniziative per la difesa della Costituzione e per il referendum contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione - Salvare la Costituzione, non demolirla.

Penseremmo utile riunire nella stessa giornata (alle ore 12, presso Astrid, corso Vittorio Emmanuele II 142, Roma) anche il Coordinamento nazionale, per fare il punto sull'iter della riforma, valutare la situazione politica, prendere gli ultimi accordi in vista della manifestazione del 25 aprile, predisporre il calendario delle principali iniziative dei prossimi mesi, ascoltare le eventuali comunicazioni del nostro Tesoriere Bachelet.



Le ultime settimane sono state caratterizzate dalla ferma e argomentata presa di posizione del Presidente Prodi, che ha perfettamente espresso l'allarme e le ragioni che ci hanno indotti, tutti insieme, a dar vita al Coordinamento. Le dichiarazioni di Prodi hanno, finalmente, fatto fare al dibattito sulle riforme costituzionali il salto di qualità che da tempo auspicavamo. In allegato trovate il testo integrale dello speech di Prodi, e anche una sua dichiarazione di ieri, breve ma molto incisiva.



Ma le ultime settimane sono state anche caratterizzate dalla determinazione con la quale la maggioranza parlamentare sta procedendo, non ascoltando ragioni, travolgendo le più elementari regole del confronto democratico e gli stessi regolamenti parlamentari. Allo stato, sembra pressoché impossibile evitare che il Senato approvi il progetto di controriforma prima delle elezioni regionali (presumibilmente martedì prossimo; ma già nella giornata odierna saranno stati approvati tutti gli articoli-chiave della controriforma). All'opposizione infatti sono rimasti poche decine di minuti, prima di essere ridotta completamente al silenzio dal feroce contingentamento dei tempi deciso dal Presidente Pera.



Dopo l'approvazione del Senato, il progetto sarà tecnicamente inemendabile. In seconda lettura la Camera e il Senato potranno infatti esprimere solo un voto globale, sull'intero testo, al termine di un dibattito forzatamente breve. In teoria, dunque, il referendum potrebbe tenersi anche alla fine dell'anno o nei primi mesi del 2006. In pratica, sarà la maggioranza a decidere se rischiare una sconfitta referendaria prima delle elezioni politiche del 2006, ovvero rinviare il referendum all'autunno di quell'anno, posponendo il voto finale delle due Camere in seconda lettura all'inizio dell'anno prossimo.



L'unico incidente di percorso che potrebbe far fallire il progetto definito dalla maggioranza potrebbe essere una dura sconfitta dei candidati e delle liste di centrodestra nelle prossime elezioni regionali. In queste settimane dunque la battaglia per salvare la Costituzione coincide con la battaglia elettorale per sconfiggere lo schieramento di centrodestra.



Carissimi saluti



 Franco Bassanini,     Sandra Bonsanti,           Maurizio Serofilli

(Pres. ASTRID) (Pres. Libertà e Giustizia) (per i Comitati Dossetti)