Comitato

Salviamo la Costituzione Roma”


Lettera aperta ai partiti dell’Unione.


Il 9 ottobre contro la legge elettorale per difendere la Costituzione.



Il Comitato Salviamo la Costituzione Roma (coordinamento dei partiti delle associazioni che si battono per contrastare la controriforma eversiva della Costituzione in atto), aderisce alla manifestazione del 9 ottobre promossa dall’Unione per manifestare contro la legge elettorale in gestazione.

Per far comprendere a tutti gli italiani l’importanza di una mobilitazione politica senza quartiere contro questa legge elettorale, intendiamo porre ai partiti dell’Unione alcuni argomenti che non ci sembrano sufficientemente chiariti per comprendere la vera posta in gioco.

Il fatto che si tenti di manomettere le regole della competizione elettorale all’ultimo momento per cercare di modificarne il risultato in vista del contingente interesse di questa maggioranza parlamentare, se pur inaccettabile sul piano della correttezza istituzionale, non renderebbe ragione della gravità dello scontro in atto.

Per altro verso sarebbe fuorviante accettare la rappresentazione - che danno i principali organi di informazione - di questa riforma elettorale come un ritorno al proporzionale, essendo ciò un falso clamoroso, attraverso il quale viene nascosta ai cittadini italiani la vera posta in gioco.

Il problema vero è un altro. In realtà la proposta elettorale della destra sovverte con legge ordinaria la Costituzione della Repubblica prima ancora dell’avvento della controriforma della Costituzione.

Basti pensare al fatto che la legge stabilisce che ogni partito, sia che si presenti da solo sia che sia collegato ad altri in una coalizione, deve dichiarare il nome e il cognome del candidato alla presidenza del Consiglio. In questo modo verrebbe introdotta una sorta di designazione popolare del Capo del Governo, anticipando la controriforma costituzionale ed intaccando le prerogative del Presidente della Repubblica, a cui l’art. 92 della Costituzione attribuisce il potere di nomina del Presidente del Consiglio.Inoltre rimarrebbe pregiudicato il diritto dovere di ogni parlamentare di esercitare la sua funzione pubblica senza vincolo di mandato (art. 67 Cost.).

In secondo luogo la legge stabilisce che ogni partito deve depositare il programma elettorale, e tutti i partiti che si collegano in una coalizione devono presentare lo stesso programma: il che vuol dire che ogni differenza tra i partiti collegati deve scomparire; così la proporzionale che dovrebbe servire a salvare le identità si rovescerebbe nel suo contrario in quanto le differenze verrebbero annullate per legge.

In terzo luogo la legge stabilisce che siano attribuiti come minimo 340 seggi alla Camera e 170 al Senato al partito o alla coalizione che abbia preso un solo voto in più degli altri. Anche un singolo partito, che pur fermandosi in ipotesi a percentuali del 20-25 per cento, prendesse più voti di ogni altro partito o di deboli coalizioni a cui non partecipi, otterrebbe un tale numero di seggi, ricevendo così un “premio di maggioranza” talmente esteso da far impallidire la legge truffa del 1953. Questo meccanismo trasformerebbe per legge una minoranza in maggioranza assoluta, manomettendo in modo irreparabile la volontà espressa dal corpo elettorale. Questa legge elettorale è una legge truffa all’ennesima potenza ed è un capitolo del progetto eversivo portato avanti da questa maggioranza con la controriforma della Costituzione ancora in itinere.

Per questi motivi invitiamo tutti coloro che hanno a cuore i principi repubblicani tutelati dalla Costituzione italiana a partecipare alla giornata di mobilitazione e di lotta del 9 ottobre contro la legge truffa per la salvezza della Costituzione.

Roma, 6 ottobre 2006

Il Comitato Salviamo la Costituzione Roma