NEL MESE DI NOVEMBRE 2004 come COORDINAMENTO ROMACITTAPERTALLAPACE era stato predisposta una traccia di programma regionale sulla PACE che poi era stata portata al TAVOLO PER UN PROGRAMMA REGIONALE presso la CASA DELLE CULTURE.

I Punti della proposta di programma regionale sulla Pace erano poi stati in parte assunti dentro la proposta elaborata dal TAVOLO PER IL PROGRAMMA REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI riunitesi presso la CASA delle CULTURE e trasmessa al PRESIDENTE MARRAZZO.

 

Con la elezione della GIUNTA MARRAZZO come COORD. ROMACITTAPERTALLAPACE e/o CASA DELLA PACE vanno riproposti alla nuova Giunta e al suo Presidente i punti del programma per verificare la volontà di costruire realmente ,come affermato in campagna elettorale, UNA REGIONE DI PACE.


Nella riunione di Mercoledì 25 maggio presso la Casa della Pace, ( 11 presenti per Affi, Aprile, Attac, Casa delle Culture, Legambiente, Lilliput, Forum Rifondazione ) convocata per riprendere i punti della piattaforma, verificare la volontà delle associazioni aderenti al Coord. Romacittapertallapace di riproporla alla nuova Giunta Regionale ,e attivare le iniziative comuni necessarie per renderla praticabile e attuabile, è emerso un orientamento prevalente in tal senso.


E’ emersa la volontà di ricostruire intorno a questa iniziativa verso la Giunta Regionale per LAZIO REGIONE DI PACE , un percorso di lavoro comune tra le associazioni, forze politiche e sindacali che si erano riconosciute in ROMACITTAPERTALLAPACE, individuando alcuni obiettivi concreti all’interno della piattaforma generale su cui attivare iniziative nel territorio laziale. ( vertenza Spallanzani, riconversione industrie militari Colleferro, recupero demanio militare…), e chiedendo nel contempo come MOVIMENTO PER LA PACE l’apertura di un confronto con la Giunta Marrazzo sulla piattaforma complessiva.


A tal fine si convenuto di predisporre una lettera –aperta, sottoscritta dalle organizzazioni sociali e politiche aderenti al Coordinamento, al Presidente Marrazzo in cui come organizzazioni che sono state parte costitutiva del Movimento per la Pace nella Regione, chiedere alla nuova Giunta di assumere decisioni conseguenti agli impegni elettorali in direzione di Lazio regione di pace.


Sulla piattaforma regionale è emersa la proposta di costruire una scadenza seminariale di ricerca e approfondimento in rapporto con realtà di movimento attive sul territorio laziale.



BOZZA DI LETTERA-APERTA AL PRESIDENTE MARRAZZO


Il movimento della pace contro la guerra, a Roma e nel Lazio ha mobilitato nei mesi scorsi, decine di migliaia di donne e uomini che hanno affermato una decisa volontà di costruire la pace a cominciare dalla nostra Regione.


Le forze del centro sinistra hanno condotto una campagna elettorale regionale nel nome della Pace, con la bandiera della Pace sui manifesti e sui simboli elettorali. Una giusta scelta che ora deve concretizzarsi in atti concreti in direzione della trasformazione di questa regione in una regione di pace per la pace.


Il presidente Marrazzo si è più volte impegnato in campagna elettorale in tal senso.

Il movimento per la pace chiede ora al presidente Marrazzo e alla sua Giunta di cominciare a tradurre in azioni concrete di “costruttori di pace” gli impegni elettorali.

Di realizzare strumenti e sedi di iniziativa e lavoro comune tra istituzioni regionali e movimenti per la pace per costruire percorsi comuni di trasformazione della regione.


Il movimento della pace nella sua iniziativa ha elaborato una piattaforma di lavoro su cui chiediamo un pronunciamento della Giunta Regionale

( riprendere i punti…)



 

Si riporta la piattaforma predisposta prima delle elezioni

 

“Il coordinamento proporrà al candidato alla Presidenza della Regione Lazio di arrivare ad un incontro con tutte le componenti del Movimento per la Pace della Regione per definire una piattaforma comune per la smilitarizzazione del Lazio e per la costruzione di percorsi ed istituzioni per una cultura di pace nella regione.

 

SI ALLEGA UNA PRIMA TRACCIA DI LAVORO SUL PROGRAMMA REGIONALE

 

Si sono individuati 6 punti su cui occorre costruire un lavoro collettivo di approfondimento con le organizzazioni aderenti al coordinamento e le realtà territoriali romane e regionali, e in rapporto con le campagne e iniziative già attive, per RENDERE CONCRETI E PRATICABILI GLI OBIETTIVI proposti:

 

1= SMILITARIZZAZIONE DELLA REGIONE: individuazione delle basi militari della regione e definizione delle proposte di smobilitazione da rilanciare sulla base delle esperienze di vertenze e lotte esistenti( Gaeta, Pratica di Mare, Aeroporto di Ciampino, Centro Spallanzani …..) (censimento e verifica delle situazioni territoriali )

 

2= ELIMINAZIONE DELLE SERVITU’ MILITARI E RECUPERO AD USO CIVILI DEL PATRIMONIO MILITARE ( caserme, poligoni di tiro…) ( censimento e verifica delle situazioni territoriali)

 

3= PROGRAMMI DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE e INIZIATIVE DI DIPLOMAZIA DAL BASSO- RUOLO DELLA REGIONE. In rapporto con le organizzazioni attive in questo ambito definire una piattaforma di proposte per il futuro governo della Regione.

 

4= PROGRAMMA DI INTERVENTO DELLA REGIONE A FAVORE DEI RIFUGIATI E DELLE VITTIME DELLE GUERRE . Individuazione di una rete regionale di strutture di assistenza e sostegno.

 

5= AZIONI DI INCENTIVAZIONE PER LA RICONVERSIONE DELLE INDUSTRIE BELLICHE DELLA REGIONE. Verificare programmi di fattibilità in rapporto con le organizzazioni dei lavoratori e le istituzioni locali, nelle situazioni industriali regionali.

 

6= PROPOSTA DI ATTIVAZIONE DI UN TAVOLO PERMANENTE PRESSO LA REGIONE PER LA GESTIONE DELLE INIZIATIVE E PROGETTI INDIVIDUATI E PER LA COSTRUZIONE DI UNA AZIONE CONTINUATIVA E PER PROMUOVERE LA DIFFUSIONE DI UNA CULTURA DI PACE NELLA REGIONE

 

 





 

ROMA 11 GIUGNO 2005